Capua: Opificio pirotecnico dell' esercito Borbonico

Capua, formidabile fortezza naturale già in età altomedievale, Capua fu annoverata sotto i Borboni importante piazza d'armi e nella prima metà del secolo XIX vi fu impiantato, con sede nel castello vicereale (1552), l'Opificio pirotecnico dell'esercito che, dopo la resa del 1860, passò allo Stato Italiano. Notevolmente ampliato nel corso dell'800 con nuovi stabilimenti di lavorazione sistemati nell'area limitrofa al castello (fino a raggiungere oggi una estensione di poco inferiore alla superficie dell'insediamento storico abitativo), all'inixio del XX secolo l'opificio produceva, insieme al pirotecnico di Bologna, cartucce per armi portatili e altre munizioni, impiegando 332 operai e varie macchine utensili e forni di fusione in parte ancora presenti, sebbene ormai obsoleti. L'Opificio ancora oggi è in funzione come manifattura militare;vi si accede dalla via Gran Quartiere, ma l'ingresso è interdetto ai privati non muniti di autorizzazione del comando militare di Napoli.

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